Pavia, a scuola di nord Italia

Il nuovo regolamento di polizia (pulizia?) urbana per il decoro e la sicurezza – la sicurezza sta bene dappertutto – della città di Pavia è un concentrato straordinario di tutte le ordinanze deliranti adottate dalle amministrazioni del nord Italia.

In un solo testo troviamo:

  • Sino a 500 euro di multa a chi cammina o sosta a piedi scalzi o a torso nudo negli spazi pubblici;
  • sino a 500 euro di multa anche per chi raccoglie questue ed elemosine per qualsiasi motivo, causando disturbo ai passanti anche con la semplice presenza sui marciapiedi, soprattutto se si tratta di donne in gravidanza e se si utilizzano animali per chiedere soldi;
  • fino a 300 euro chi appende biancheria o panni fuori da finestre e terrazzi sulla via pubblica;
  • multa anche per chi verrà sorpreso a spostare le panchine;
  • è punito fino a 400 euro di multa chi svolge «attività rumorose fuori dalla fascia oraria 7-24», o chi produce «rumori molesti in casa (utilizzando elettrodomestici, montacarichi ecc.)» specialmente dalle 22.30 alle 7 del mattino. Si sale fino a 500 euro per chi produce «grida schiamazzi e canti», nonchè impiega «strumenti musicali anche improvvisati».

D’altra parte, se c’è un problema di sicurezza, bisognerà pur combatterlo vietando l’elemosina e vietando di suonare strumenti musicali, anche improvvisati. E l’anche improvvisati è una trovata geniale, per colpire chi non canta accompagnato dalla chitarra o dal pianoforte.

Fonte: La provincia Pavese

 

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