Si è spento il sole e chi l’ha spento sei tu

La Segreteria Organizzativa Federale ha deliberato: censimento dei soli delle Alpi.

E allora censimento sia.

Daremo una mano agli intrepidi Padana Jones in camicia verde, daremo una mano avventurandoci per le strade del nord (e non solo) con l’obiettivo di rimuovere tutti i soli della Alpi che occupano abusivamente gli spazi pubblici (i cartelli stradali, su tutti). Rimuoveteli, staccateli, e se la colla padana opporrà troppa resistenza oscurateli con il Tricolore o con la bandiera Europea. Questa è, da oggi, la nostra missione.

E, mi raccomando, fotografatevi e/o filmatevi, prima, dopo o durante l’operazione, e inviate il tutto a onthenord@gmail.com. Raccoglieremo il materiale pervenuto, e ne faremo il manifesto della riscossa civica e civile del nord Italia.

12 pensieri su “Si è spento il sole e chi l’ha spento sei tu

  1. La lettera di Salmoiraghi (esponente della Segreteria Organizzativa Federale)
    sarebbe persino patetica, se tutto quello che fa la Lega non facesse incazzare, a priori. Evidentemente è venuto persino a lui il dubbio/timore che la Padania sia effettivamente una loro invenzione. E che la presenza del sole delle Alpi su manufatti storici sia probabilmente il riflesso di un doposbronza.
    Per una volta sono d’accordo. Ciao, Franca Rovelli

  2. Io invece sono d’accordo con il censimento, ma non ha senso limitarlo solo al Nord Italia.

    E’ giusto che tutti sappiano che il Sole delle Alpi compare da migliaia di anni su monumenti e pietre in tutto il mondo.

    Alcuni esempi (fonte Wikipedia): Assiria (Palazzo di Assurbanipal); Egitto (Tempio di Abydos e presso il Monte Sinai); Ungheria (Carpazia); Israele (Masada); Cina (La Città proibita e altri templi); Giappone (Diversi templi); India (Presso l’Harimandir Sahib, Tempio d’Oro, Hampi e i templi di Ajanta); Bulgaria (L’antica città di Preslav e i ruderi di Kabile); Turchia (Diversi siti di epoca romana); Spagna; Austria; Italia (presente nell’arte di tutta la penisola italiana dal VII secolo a. C.); Marocco; Libano; Perù; Messico.

    Questo è un segnale evidente che il Sole delle Alpi è un simbolo ricchissimo di storia, e testimonia il sorgere della cultura padana alle pendici delle alpi assire (il Sole delle Alpi sul Palazzo di Assurbanipal), alle pendici delle alpi cinesi (Il Sole delle Apli nella Città proibita e in altri templi), alle pendici della alpi israeliane (Il Sole dele Alpi a Masada) ecc.

    Quindi smettiamola di lamentarci e riconosciamo una volta per tutte che il popolo padano è un popolo globale e che la sua cultura è una cultura mondiale e multicentrica e rigettiamo in mare una volta per tutte quei terroni extrapadani degli australiani (che di Soli delle Alpi non ne hanno neanche uno)

  3. Ma perché limitarsi al sole delle Alpi? Con a stessa “logica”, si può dimostrare che la svastica non c’entra nulla col nazismo (lo si trova inciso in migliaia di templi indù e buddhisti, e persino in chiese cattoliche come S. Vitale a Ravenna e S. Marco a Milano), e che il fascio littorio non c’entra nulla col fascismo (lo si trova dipinto in decine di tombe etrusche), che falce e martello non c’entrano nulla col comunismo (lo si trovano nello stemma dell’Austria, e anche in simboli di corporazioni medievali di fabbri ferrai), e persino che la croce non c’entra nulla col cristianesimo (l’ideogramma cinese per il numero dieci è una croce, e si trova su bronzi vecchi di 4.000 anni)…

  4. Pingback: Marta Meo – il blog » La Padania non è un’invenzione

  5. Pingback: Un giorno da Padana Jones | un blog per conservarsi

  6. Io ho inviato a Salmoiraghi la foto delle 4 “rose dei pastori” (impropriamente chiamate “sole delle Alpi”) che campeggiano sulla facciata della chiesa di San Domenico a Lucera (Foggia), ma mi è stata rinviata indietro come spam. Non accettano suggerimenti se non da sé stessi: uomini dalla scorza dura questi aspiranti padani.

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